Soggettività del dolore
Non tutti percepiscono il dolore con la stessa intensità e ciascun individuo può viverlo come un'esperienza unica. Il dolore è, infatti una esperienza complessa prodotta dall’interazione tra un fenomeno biologico ed elementi psicologici ed emozionali legati all’ambiente, alla cultura e alle precedenti esperienze dell’individuo. Il dolore, soprattutto se è molto forte e ricorrente, può avere un pesante impatto sulla vita di relazione e sugli aspetti psicologici e sociali della persona. Per questo motivo richiede l'intervento di personale specializzato per chiarirne la causa e trovare una cura.
Come si misura il dolore
Stimare il dolore non è sempre facile, ma la conoscenza della sua intensità oltre che della localizzazione consente la scelta della terapia più appropriata e una valutazione più obiettiva dei risultati. Le metodiche più frequentemente usate per la valutazione del dolore sono di natura soggettiva in quanto l’entità del dolore è data da quanto la persona dice di soffrire. Per la misurazione del dolore esistono delle scale, che permettono di valutarne l’intensità sia al momento che nel suo decorso temporale. Le più impiegate sono la scala analogica visiva, in cui l’ampiezza del dolore è rappresentata da una linea, solitamente lunga 10 cm, che unisce due punti, uno che corrisponde all’assenza di dolore e l’altro che corrisponde al massimo dolore immaginabile e sulla quale il paziente deve indicare il punto corrispondente al proprio dolore; la scala di valutazione verbale che consente di definire l’intensità del dolore mediante la scelta di termini come dolore assente, dolore lieve, moderato, forte e fortissimo; la scala di valutazione numerica in cui si deve quantificare il dolore facendo ricorso ad un numero da 1 a 10. Per i bambini in età prescolare o per chi ha problemi di lingua è utilizzata la “scala a faccine”, costituita da disegni di visi con espressioni differenti in funzione della crescente intensità di dolore. Poiché il dolore è un’esperienza complessa, sono stati elaborati questionari, che permettono di valutarlo nelle sue dimensioni sensoriali, affettive e cognitive.