LA MISURAZIONE DELLA PRESSIONE
Il controllo pressorio, già da tempo, viene effettuato in farmacia dove sono a disposizione del cittadino appositi apparecchi, gli sfigmomanometri automatici, tecnologicamente avanzati, che rilevano anche le pulsazioni cardiache. Così, in un ambiente disteso ed accogliente come la farmacia, la misurazione della pressione permette di registrarne i valori evitando, oltretutto, quelle false impennate dovute allo stress delle attese ambulatoriali ed alla situazione emotiva generata dalle strutture ospedaliere. Per convenzione internazionale, i valori limite della pressione arteriosa sono 145 mm/hg di massima (sistolica) e 85 mm/hg di minima (diastolica). Per le persone di età superiore ai 65 anni vengono considerati valori normali fino a 160/90. È bene precisare che l’ipertensione non è una malattia in senso tradizionale del termine, ma un fattore di rischio in grado di provocare gravi patologie tra cui quella cardiovascolare. Una pressione elevata non sempre si manifesta attraverso disturbi evidenti (cefalea, ronzii auricolari, stanchezza). Essa, spesso, non provoca sintomi ma, subdolamente, può portare allo scompenso cardiaco. È pertanto consigliabile che gli adulti sani effettuino periodicamente la misurazione della pressione almeno tre volte l’anno, mentre è richiesto un controllo più frequente per gli anziani e per gli ipertesi sottoposti a trattamento farmacologico.
LE ANALISI DI PRIMA ISTANZA
Nella gamma dei servizi innovativi, offerti dalla farmacia italiana d’oggi, va incluso l’utilizzo di sofisticati apparecchi di autodiagnostica rapida per gli esami comuni del sangue capillare intero e delle urine. Tali strumenti, ricompresi nella categoria dei presidi medico-chirurgici a norma del DPR n.128 del 1986, sono di facilissimo ed immediato impiego. Basta una sola goccia di sangue, prelevata direttamente dallo stesso paziente mediante la puntura di un dito, per consentire la determinazione automatica e sicura dei tassi di colesterolo, glucosio, trigliceridi, emoglobina, ecc… È sufficiente un minimo quantitativo di urina per effettuare i test auto-diagnostici più significativi nella rilevazione di bilirubina, corpi chetonici, glucosio, leucociti, pH, proteine e sangue. Anche in questo caso il procedimento, del tutto automatizzato, assicura risultati di massima precisione. Al fine di garantire la necessaria riservatezza ai cittadini, le analisi vengono eseguite in una zona della farmacia ben distinta da quella adibita alla vendita e provvista di requisiti igienici adeguati. Superfluo sottolineare l’indubbia utilità sanitaria e sociale di tale servizio che vuole favorire i controlli periodici sia a chi soffre di malattie croniche (come i diabetici) che ai soggetti a rischio (come obesi o ipertesi). Tali test, ovviamente, non vogliono e non possono sostituire gli esami dei laboratori d’analisi: esami che, per la loro complessità e delicatezza, esigono competenze, metodiche e requisiti specifici. Tuttavia, queste analisi, definite di «prima istanza», proprio perché forniscono solo una indicazione di massima, assumono un notevole valore preventivo utile ad orientare il medico per un primo inquadramento diagnostico. La possibilità di fare questi controlli in farmacia, oltre che negli ambulatori medici, alleggerisce il lavoro delle strutture sanitarie e facilita il monitoraggio dello stato di salute della popolazione e la prevenzione.
*tratto da Calendario della Salute 2007