I test clinico diagnostici per il controllo dello stato di salute costituiscono uno strumento importantissimo a disposizione della popolazione; essi permettono di evidenziare ancor prima dell’insorgere dei fenomeni patologici quei segnali, sia di laboratorio che strumentali, che possono indirizzare il medico a consigli e a prescrizioni spesso in grado di impedire il manifestarsi di patologie organiche o sistemiche.
Con il proliferare delle tecnologie diagnostiche moderne aumentano le possibilità di un’azione preventiva efficace che permette alla popolazione non solo di confermare il buono stato di salute ma anche di evidenziare precocemente l’inizio di fenomeni patologici affinché non evolvano in malattia.
I test clinico diagnostici utilizzati per il controllo della salute sono da effettuare seguendo indicazioni diverse: alcuni sono fin dall’infanzia ma, in generale la loro utilità aumenta con il progredire dell’età. Sono utilizzati sempre di più a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Altri test si differenziano in relazione al sesso. I test clinico diagnostici sono generalmente test di laboratorio che vengono effettuati su campioni di sangue o di liquidi biologici e test strumentali che permettono l’esame dei vari apparati organici.
Questi ultimi, con l’evolversi e il raffinarsi delle tecnologie mediche, sono molto sensibili e permettono l’analisi dello stato dei vari organi fin nei piccoli particolari; basti pensare all’accuratezza dei risultati di test di controllo come la tomografia assiale computerizzata (TAC), la risonanza magnetica nucleare (RMN), la tomografia ad emissione di positroni (PET), la scintigrafia.
Occorre tener presente tuttavia che tali esami devono essere eseguiti solo se ritenuti necessari dal medico o dallo specialista (gli unici deputati a prescriverli) e che non bisogna abusarne, sia per eventuali possibili effetti collaterali per il soggetto ripetutamente controllato (pensiamo ad esempio all’eccesso di radiazioni), sia per non pesare inutilmente sulla spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Proprio per questo motivo recentemente sono stati emanati dei decreti che impongono l’uso controllato e limitato dei test clinico diagnostici, lasciandoli a carico del SSN solo se rispondono a criteri di appropriatezza.