Vaccinazione contro l’influenza

L’influenza è una delle malattie infettive di maggior impatto sulla vita sociale e sulla sanità pubblica perchè può manifestarsi in forma epidemica, ogni anno coinvolgendo milioni di persone e creando di conseguenza difficoltà per l’organizzazione corretta della sua prevenzione. È causata da tre tipi di virus influenzali comunemente denominati A, B e C.

Il virus A è quello che desta le maggiori preoccupazioni per due motivi principali: il primo riguarda le caratteristiche dell’acido ribonucleico che lo compone e che, essendo segmentato, può ricombinarsi con altri virus influenzali, umani ed animali, creando nuove varianti verso le quali la popolazione può risultare non protetta; il secondo motivo riguarda le caratteristiche cliniche della malattia che, sebbene colpisca milioni di persone ma con impatto lieve, può portare a complicanze a volte anche gravi soprattutto nelle persone anziane o in coloro che soffrono di problemi cardiorespiratori.
Spesso può insorgere in tali soggetti la polmonite da pneumococco che costituisce la più importante complicanza.

Per questi motivi la vaccinazione antiinfluenzale è fortemente raccomandata per gli ultra sessantacinquenni e per coloro che soffrono di patologie cardiorespiratorie. È noto che durante le epidemie si assiste ad un eccesso di mortalità proprio in tali categorie di persone. Nelle preparazioni vaccinali sono presenti solo i ceppi virali A e B di più ampia circolazione al momento nella popolazione.

La vaccinazione è gratuita per tutte le persone con età superiore a 65 anni, per coloro che sono affetti dalle patologie croniche prima citate, per i medici e per il personale sanitario di assistenza.

Consultando il Sito del Ministero della Salute sono riportate anche altre categorie di soggetti, bambini e adulti, per le quali la vaccinazione viene ritenuta opportuna. Il periodo ottimale per la somministrazione del vaccino va da fine ottobre a fine dicembre.

Ci sono diverse preparazioni vaccinali costituite da virus inattivati o da porzioni del virus. La vaccinazione va fatta una volta all’anno proprio perché le varianti nuove del virus debbono essere di volta in volta contrastate. Non ci sono controindicazioni alle vaccinazioni tranne per i soggetti allergici alle proteine dell’uovo dato che il virus influenzale si coltiva su embrione di pollo con il rischio per tali soggetti di possibili reazioni anafilattiche.

*tratto da Calendario della Salute 2013

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