Gli anziani sono i soggetti più a rischio di cadere, anche in casa, e le conseguenze possono essere gravi ed invalidanti. Le cause possono essere diverse:
È provato inoltre che il rischio di caduta aumenta quando sono presenti disturbi della deambulazione, del coordinamento motorio, della forza muscolare e dell’equilibrio.
A queste cause bisogna aggiungere l’uso di farmaci, a cui la persona anziana fa ricorso in genere più frequentemente rispetto ad altri. Vi sono, infatti, farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale con effetto sedativo e conseguente abbassamento dello stato di vigilanza e possono quindi compromettere le funzioni motorie, di percezione dell’ambiente e di equilibrio. Le classi di farmaci che risultano a maggior rischio di provocare questi effetti e, quindi, causare una caduta, sono i tranquillanti, i sedativi ipnotici e gli antidepressivi. Potrebbero avere effetti simili anche diuretici, antiipertensivi, antianginosi, lassativi, ipoglicemizzanti, antiaritmici ed antistaminici.
In ogni caso l’azione del farmaco dipende dalla dose, dalle modalità di utilizzo e dalle caratteristiche della persona che lo assume: un ansiolitico per alcuni può avere un effetto quasi nullo, mentre ad altri può causare una forte sonnolenza ed un conseguente notevole rallentamento dei riflessi.
Bisogna sempre valutare attentamente l’utilità e l’appropriatezza di ogni farmaco, i suoi effetti collaterali e le possibili interazioni con altri farmaci. In particolare, tranquillanti, sedativi ipnotici, antipsicotici ed antistaminici vanno utilizzati sotto stretto controllo medico. È bene in ogni caso chiedere al proprio medico di fiducia se i farmaci che assumiamo possano aumentare il rischio di caduta e, in caso di assunzione di più farmaci, riferire al proprio medico curante il tipo di medicinali assunti e le modalità
e dosi di somministrazione, al fine di ottenere indicazioni di prevenzione relativamente al rischio di caduta. In caso ci sia stata caduta dopo multiterapia, è opportuno rivederla con il proprio medico di fiducia.
Ricordiamoci infine di non associare mai l’assunzione di farmaci con l’alcool!
*tratto da Calendario della Salute 2012