Il lavaggio delle mani costituisce una delle pratiche igieniche più importanti ed efficaci per prevenire la maggior parte delle infezioni sostenute da microrganismi batterici, virali e micotici. I più autorevoli organismi sanitari internazionali, quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Centro di Controllo delle Malattie degli Stati Uniti, e nazionali, come il Ministero della Salute, hanno prodotto a questo riguardo documentazioni molto approfondite sostenendo che, nell’eliminazione dei microrganismi, l'efficacia di una corretta igiene delle mani sia seconda solo alla sterilizzazione. Raccomandano quindi che, in tutti gli ambienti, domestico e di lavoro, nei locali pubblici, in quelli medico-sanitari e nelle comuni relazioni sociali, si tenga adeguato conto delle possibili implicazioni per la salute derivanti da una mancata applicazione dei corretti metodi di lavaggio e pulizia.
Sulla superficie delle mani è presente una abbondante flora microbica che in molti casi è costituita anche da agenti patogeni. Le mani sporche possono contaminare qualsiasi tipo di superficie pulita, facendo aumentare la carica microbica presente, fino a sette volte il livello iniziale. Particolare attenzione va posta agli ambienti domestici ed ad alcuni ambienti di lavoro (ad esempio quelli in cui avviene la lavorazione e manipolazione degli alimenti): in tali ambienti i microbi presenti nelle mani possono contaminare e riprodursi in grande quantità in pochissimo tempo.
Negli ospedali e nelle residenze assistenziali sanitarie l’igiene delle mani costituisce la più importante misura preventiva per evitare che i pazienti acquisiscano infezioni che si aggiungono alle loro patologie. Mani contaminate possono trasmettere le più svariate infezioni da contatto tra cui vanno ricordate le salmonellosi, le epatiti virali enteriche, i norovirus responsabili delle diarree infantili, le stafilococcie, le micosi, ecc.
Le sostanze più comunemente consigliate per l’igiene delle mani sono:
È importante infine suggerire una regolare pulizia e cura delle estremità delle mani (unghie) che costituiscono un sicuro ricettacolo di germi e batteri; è consigliabile mantenere la loro lunghezza non superiore ai 6 mm.
*tratto da Calendario della Salute 2014