In linea generale bisogna affermare che i vaccini che vengono normalmente somministrati sono molto sicuri in quanto controllati sia nella fase pre-commerciale sia da monitoraggi continui che vengono effettuati successivamente quando milioni di persone sono sottoposte all’azione dei vaccini.
Tuttavia come avviene per tutti i farmaci, ci possono essere alcuni effetti collaterali che molto frequentemente sono lievi e molto raramente più gravi. In Italia esiste una rete di sorveglianza delle reazioni avverse molto efficiente che monitora gli eventuali effetti collaterali ed è in grado di individuarne di nuovi, raccoglie e analizza le informazioni su tali effetti e analizza per ogni tipo di vaccino il rapporto rischio/beneficio legato alla somministrazione degli stessi.
Gli effetti collaterali sono in genere frequenti ma lievi, della durata di pochissimi giorni e ad esito favorevole; se locali sono circoscritti alla zona di inoculazione, se generali in genere si riferiscono a reazioni febbrili di breve durata, o disturbi intestinali o reazioni cutanee. Le reazioni più gravi, in genere molto rare, possono essere anche esse locali come ad esempio ascessi nella zona di inoculo, emorragie muscolari, cicatrici permanenti o generali (forme convulsive post vaccino antipertosse, paralisi flaccide post vaccino antipoliomielitico, la sindrome di Guillain-Barrè etc). Tali reazioni sono tutelate da una legge dello Stato che indennizza i soggetti colpiti da tali complicazioni.
Esistono delle vere controindicazioni alla vaccinazione che in generale riguardano soggetti affetti da malattie del sistema immunitario. Una Circolare del Ministero della Sanità del Marzo 1991 elenca sia le vere controindicazioni che le false. Purtroppo alcuni genitori e persone addette all’assistenza considerano, erroneamente, le condizioni presenti nei bambini da vaccinare, come vere e proprie controindicazioni; ciò riflette una reale scarsa conoscenza delle vere controindicazioni e può essere pericoloso per l’adesione delle popolazioni alle campagne vaccinali.
*tratto da Calendario della Salute 2013