La giornata mondiale senza tabacco è stata indetta per la prima volta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1988 e da allora è stata accolta con sempre maggiore interesse da parte dei governi, dalle organizzazioni sanitarie e dall’opinione pubblica. Lo scopo di questa giornata è quello di incoraggiare le persone ad astenersi per almeno 24 ore dal consumo di tabacco invitandole a smettere di fumare definitivamente. E’ anche l’occasione per fare un punto della situazione sulla diffusione del tabagismo nel mondo e per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle conseguenze che esso ha sulla nostra salute e sull’intero pianeta.
Oltre a generare un effetto negativo sul sistema riproduttivo riducendo la fertilità, l’abitudine al fumo di tabacco, aumenta esponenzialmente il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari e oncologiche. Esso rappresenta una vera e propria minaccia per lo sviluppo delle Nazioni in tutto il mondo.
L’organizzazione Mondiale per la Sanità ha stimato che circa sei milioni di persone perdano la vita ogni anno a causa del fumo.
Combattere il tabagismo non solo può salvare vite umane e ridurre i problemi di salute ma serve a limitare anche l’impatto ambientale derivante dalla coltivazione, la produzione, il commercio e il consumo del tabacco.
Questa giornata vuole far capire che non sono solo i governi a dover intensificare gli sforzi per il controllo del consumo di tabacco, anche le singole persone devono contribuire a salvaguardare la propria salute e quella di chi gli sta attorno impegnandosi a non comprare e consumare prodotti a base di tabacco.